La mia Terra di Mezzo

Tra un fonendo ed una tazza, scorre la mia Terra di Mezzo, il mio presente.....Le porte? Si possono aprire, spalancare sul mondo, ma si possono anche chiudere, per custodire preziosi silenzi e recondite preghiere....





post recenti

giovedì 29 novembre 2012

La nuova Bussola Quotidiana

 
 
Finalmente dopo mesi di chiusura la 'BUSSOLA QUOTIDIANA' apre di nuovo la sua finestra sul mondo, torna a mostrare la rotta sicura per orientarsi tra le notizie del giorno. Ora si chiama 'LA NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA', ma non è cambiato molto, stessi autori (tutti cattolici), stessi temi, stessa determinazione nello scovare l'errore, stessa bravura.......Spero che questa volta sarà per non chiudere più e che possa essere utile a chiunque passi di qui. Bentornata BQ! www.lanuovabq.it

mercoledì 28 novembre 2012

Riposare in Dio


Solo in Dio riposa l'anima mia: da lui la mia salvezza. Lui solo è mia roccia e mia salvezza, mia difesa:mai potrò vacillare. Solo in Dio riposa l'anima mia: da lui la mia speranza. In Dio è la mia salvezza e la mia gloria; il mio riparo sicuro, il mio rifugio è in Dio. Confida in lui, o popolo, in ogni tempo; davanti a lui aprite il vostro cuore: nostro rifugio è Dio. (Salmo 62)
 
 

martedì 27 novembre 2012

Bud Spencer

Carlo Pedersoli il 31 ottobre ha compiuto 83 anni. Attore versatile, di grande impatto scenico (anche per la sua stazza!), divertente, mai volgare, compassato. Ha oltre 110 pellicole all'attivo (molte girate in coppia con Terence Hill), è sposato (con la stessa donna da più o meno cinquant'anni), ha tre figli ed è cattolico, praticante ed osservante. La sua vita sembra una storia tratta da un film d'avventura che ha tutte le credenziali per sbancare il botteghino fin dalla prima rappresentazione. Prima di intraprendere la carriera cinematografica in modo definitivo, all'inizio degli anni Sessanta, è stato campione di nuoto (due volte olimpionico negli anni Cinquanta, ai Giochi di Helsinki e Melbourne), ha intrapreso più volte gli studi universitari ma senza portarli a termine, ha viaggiato molto e soggiornato in varie parti dell'America Latina e lavorato in Venezuela (contribuendo alla costruzione della Panamericana). Ha trascorso un anno e mezzo nella giungla amazzonica a contatto con gli Indios e proprio qui, a ventotto anni, ha scoperto e capito che: "Credevo in Dio, ne avevo bisogno. Riflettevo sul sacrificio di Cristo per noi. Una morte atroce, con cui Dio ci mette sempre in guardia dallo scegliere il male. Da allora non posso stare senza Dio e la Chiesa. E oggi, a 83 anni, vivo anche nel rispetto della morte che si avvicina. Sono convinto che solo quando arriverà capiremo tutto".
Carlo Pedersoli è nato a Napoli nel 1929, la sua infanzia trascorse in tempo di guerra ma di quel periodo ha un ricordo sereno perchè come dice lui stesso: "Nonostante quel difficile periodo storico, ho vissuto una vita agiata perchè i miei genitori, anche sotto le bombe, non mi facevano sentire il dramma della guerra. Facevano apparire tutto come se fosse un gioco. Anche quando dovevamo correre a nasconderci nelle grotte, aspettare ore e ore, se non giorni, prima di riemergere quando suonava la sirena del cessate allarme aereo. Insomma ho vissuto nella serenità, senza patimenti. Al punto che a questo benessere attribuisco la 'colpa' di avermi fatto vivere in un ambiente ovattato che mi impediva di capire chi fossi veramente".
Nel 1957 Carlo vive un momento di turbamento, dice: "A 28 anni diedi una svolta al mio stile di vita, lo ricordo come una folgorazione. Mi chiedevo - ma tu chi sei? - perchè non lo sapevo. Hai fede in qualcosa? Ero scosso, turbato. E lasciai tutto partendo senza soldi per un Paese che non conoscevo".
(INTERVISTA rilasciata a Martina Luise per SOVVENIRE -anno XI nr.4).
 
Proprio il soggiorno in Venezuela diede a Carlo la consapevolezza della fede da vivere in modo pieno e completo. Avendo viaggiato spesso, anche all'estero, per gli impegni di lavoro di suo padre, Carlo non ebbe mai la possibilità di "riuscire ad inserirsi per fare un percorso nella comunità parrocchiale" per cui della Prima Comunione e della Cresima dice che:"....quei due momenti non li capii profondamente". Finalmente in età adulta è riuscito a proseguire con consapevolezza e volontà il percorso di fede iniziato da bambino.
Trovo la storia di Carlo Pedersoli alias Bud Spencer davvero affascinante. Lo ammiro sia come uomo che come attore. Una persona meravigliosa, un fratello nella fede! Ah, dimenticavo: Bud parla 5 lingue, suona il pianoforte ed ha anche il brevetto di pilota aereo!!!!!! 

lunedì 26 novembre 2012

¡Viva Cristo Rey!

 
 
Nel 1910 in Messico il Presidente Porfirio Diaz, di tendenze liberali, subisce una insurrezione di indole giacobina e socialista capeggiata da Francisco Madero. Ha così inizio la Rivoluzione Messicana, di stampo violentemente anticlericale, che si fa colpevole di numerosissime persecuzioni soprattutto nei confronti di sacerdoti e religiosi. Nel 1917 venne promulgata una nuova Costituzione, a firma del Presidente Don Venusiano Carranza, ispirata a principi anticlericali e che toglieva alla Chiesa ogni tipo di sussistenza (un esempio: si proibiva l'educazione religiosa). A partire dal 1924 il Presidente Plutarco Elías Calles inasprì le norme contro i cattolici del Paese tanto da farne scaturire una fase di violenta persecuzione religiosa che ebbe il suo epilogo nella CRISTIADA, guerra civile dei Cristeros che, al grido di 'Viva Cristo Re!', intendevano difendere la propria libertà religiosa, contro il governo massonico ed anticlericale del presidente Plutarco Elías Calles. La risposta del Presidente fu brutale, il 14 giugno 1926 con le cosidette 'Leyes Calles', la Chiesa Cattolica veniva messa fuorilegge. Tutte le istituzioni religiose furono chiuse, i sacerdoti stranieri espulsi ed in alcune regioni i sacerdoti furono costretti a prendere moglie. Così il primo agosto del 1926 la guerra civile appare inevitabile. 'L'armata cattolica'al comando del Generale Enrique Gorostieta, è forte e conta 50.000 combattenti ai quali si associa la formazione paramilitare femminile delle Brigadas Santa Juana de Arco, che conta 25.000 membri.  La vittoria sembrava ormai a portata di mano. Purtroppo così non avvenne perchè in seguito ad incontri fra i vertici della Chiesa e del Governo, il 21 giugno 1929 vennero firmati gli Arreglos (Accordi) che imponevano ai Cristeros di deporre le armi in cambio dell'immunità e di concessioni alla Chiesa Cattolica. Il Governo rivoluzionario non rispettò gli Arreglos e non appena i Cristeros deposero le armi ne vennero massacrati più di 5.000.


In Messico soltanto quest'anno si è riformato l'art. 24 della Costituzione affinchè venisse riammessa la libertà di religione.
La Cristiada messicana ha lasciato sul campo una miriade di martiri che il Santo Padre Giovanni Paolo II ha provveduto ad innalzare agli onori degli altari. Per maggiori informazioni cliccate qui nel bel sito di don Luciano  che ne scrive ampiamente.  
    
Alla fine dell'Anno Santo 1925 il Papa Pio XI proclamò la Solennità di Cristo Re. Pochi mesi dopo, in Messico, ebbe inizio la 'Cristiada', che proprio in nome di Cristo Re difendeva la sovranità di Cristo nel mondo, nella società e nel cuore dell'uomo!
 
Proprio quest'anno è stato presentato il film sui Cristeros messicani. Il produttore Pablo J. Barroso è un imprenditore messicano e fervente cattolico.   

domenica 25 novembre 2012

Gesù Cristo Re dell'Universo

 
Christus vincit,
Christus regnat,
Christus imperat.
 
Tutta la missione di Gesù e il contenuto del suo messaggio consistono nell’annunciare il Regno di Dio e attuarlo in mezzo agli uomini con segni e prodigi. «Ma – come ricorda il Concilio Vaticano II – innanzitutto il Regno si manifesta nella stessa persona di Cristo» (Cost. dogm. Lumen gentium, 5), che lo ha instaurato mediante la sua morte in croce e la sua risurrezione, con cui si è manifestato quale Signore e Messia e Sacerdote in eterno. Questo Regno di Cristo è stato affidato alla Chiesa, che ne è «germe» ed «inizio» e ha il compito di annunciarlo e diffonderlo tra tutte le genti, con la forza dello Spirito Santo (cfr ibid.). Al termine del tempo stabilito, il Signore consegnerà a Dio Padre il Regno e gli presenterà tutti coloro che hanno vissuto secondo il comandamento dell’amore. (Angelus del Santo Padre Benedetto XVI) tratto da www.vatican.va 

giovedì 22 novembre 2012

Radici Cristiane

RADICI CRISTIANE è una rivista cattolica  mensile che si richiama ai valori perenni della civiltà europea ed occidentale. Essa si occupa di attualità, notizie, interviste, politica, storia, biografie di santi e grandi uomini della Cristianità, morale, fede, teologia, scienza, appuntamenti culturali, musica, spettacoli, cinema, feste e tradizioni popolari, recensioni librarie e, soprattutto, di meravigliosi luoghi della spiritualità cristiana e dello splendore dell'arte e dell'architettura italiana e occidentale. Tutto concentrato in 96 pagine a colori.

mercoledì 21 novembre 2012

58.ma giornata mondiale 'pro orantibus'

Oggi è la giornata 'PRO ORANTIBUS', dedicata al ricordo di tutte le monache ed i monaci di clausura, che intercedono e pregano per l'umanità intera, prendendo come modello Maria. Sono anime innamorate di Colui che le ha chiamate a servirLo nel nascondimento. Quale grazia sono i Monasteri nel nostro mondo! Questi rappresentano non soltanto i luoghi dello spirito, ma sono IL LUOGO PRIVILEGIATO da dove il Signore parla al mondo intero; sono il luogo dove Egli si incarna, nasce, cresce, muore e risorge ogni giorno, per restare sempre vicino a noi; sono il luogo della nostra salvezza; il luogo visibile del Dio invisibile; il luogo del riposo di Dio; il luogo dell'incanto di Dio; il luogo della contemplazione di Dio; il luogo dove Egli contempla il Suo Divin Figlio e lo ama attraverso le anime a Lui consacrate; il luogo dove Dio ama l'umanità ferita dal dolore e dal peccato; il luogo dove Dio piange i Suoi figli dispersi; il luogo dove Dio delizia l'anima dei Santi; il luogo dove Dio prega con l'umanità.

I Monasteri sono il Monte Sinai di ieri di oggi e di domani.

martedì 20 novembre 2012

Un raggio dell'amore di Dio


Il Santo Padre Benedetto XVI lunedi 12 ha visitato gli anziani della Casa Famiglia al Gianicolo di Roma, gestita dalla Comunità Sant'Egidio. Una visita molto speciale, di un anziano tra gli anziani che esorta ad essere, nonostante l'età e gli acciacchi, 'un raggio dell'amore di Dio'. Conscio delle difficoltà che la terza età comporta, invita a 'non farsi mai imprigionare dalla tristezza', anche quando riaffiorano i ricordi del passato e l'idea che questo sia 'il tempo del tramonto'. Il Santo padre dice "è bello essere anziani", nonostante le limitazioni, le malattie, la crisi economica, l'allontanamento dagli affetti e dalla propria casa, l'emarginazione, la solitudine, una società dominata dalla logica dell'efficienza e del profitto, perchè "in ogni età bisogna saper scoprire la presenza e la benedizione del Signore e le ricchezze che essa contiene".   
Il messaggio del Santo Padre è colmo di speranza e di gratitudine. Egli è convinto del grande valore che ogni essere umano ha impresso nel cuore, dal concepimento fino alla morte, nelle varie stagioni della vita. La terza età, secondo il Papa, è una ricchezza per la società e soprattutto per i giovani: "Chi fa spazio agli anziani fa spazio alla vita! Chi accoglie gli anziani accoglie la vita!", e prosegue: "La qualità di una società, di una civiltà si giudica da come gli anziani sono trattati e dal posto loro riservato nel vivere comune", in quanto la stessa esistenza degli anziani " è come un libro aperto nel quale le giovani generazioni possono trovare preziose indicazioni per il cammino della vita".
Il Santo padre ha affidato agli anziani il compito di approndire il rapporto con Dio e di pregare per la Chiesa e per il mondo: "Diventate intercessori presso Dio, pregando con fede e con costanza. Pregate per la Chiesa, anche per me, per i bisogni del mondo, per i poveri, perché nel mondo non ci sia più violenza. La preghiera degli anziani può proteggere il mondo, aiutandolo forse in modo più incisivo che l'affannarsi di tanti. Vorrei affidare oggi alla vostra preghiera il bene della Chiesa e la pace del mondo"."Sentitevi amati da Dio e sappiate portare in questa nostra società, spesso così individualista ed efficientista un raggio dell’amore di Dio. E Dio sarà sempre con voi e con quanti vi sostengono con il loro affetto e con il loro aiuto".
 
liberamente tratto da qui

lunedì 19 novembre 2012

Solidale con 'Corrispondenza Romana'


Stamattina apprendo dal sito dell'agenzia di informazione cattolica corrispondenza romana che un giornale francese ha pubblicato nei giorni scorsi una vignetta blasfema (che oltraggia in maniera indegna la Santissima Trinità) per promuovere il matrimonio gay in Francia. Lo stesso sito è stato messo sotto attacco hacker dopo aver consegnato il 15 u.s. a Padre Federico Lombardi, portavoce della Sala Stampa Vaticana, questo appello che invoca da parte della Santa Sede una rimostranza nei confronti di tale oltraggiosa provocazione che offende Dio e tutti i Cristiani. Ecco la lettera: 
 
Rev. Padre Lombardi,
si può ancora tacere? Oscenità e blasfemia si confondono nella sordida provocazione di un giornale francese, autore di una vignetta in cui per rivendicare l’unione omosessuale, violazione estrema della legge naturale, si oltraggia in modo inammissibile la Santissima Trinità, mistero centrale della fede cristiana. No, non è possibile mantenere il silenzio: è necessario che la Santa Sede esprima pubblicamente la sua indignazione, come stanno facendo tanti semplici cattolici in Francia e in Europa. E poiché Lei è portavoce della Santa Sede, a Lei ci rivolgiamo affinché si faccia nostro portavoce presso le supreme autorità ecclesiastiche, alle quali chiediamo di elevare una protesta vibrante e fare i passi necessari presso il governo francese affinché mai più si ripeta una vergogna del genere. Che la voce degli uomini si alzi prima della mano di Dio, che da nessuno può essere impunemente irriso (Gal. 6, 7)!
Con devoto ossequio
.............................................................
 
A questa lettera segue un elenco di firme tra cui quelle di esponenti del mondo culturale cattolico. Mi auguro che si possa fare qualcosa in merito, perchè sarebbe ora che noi Cristiani facciamo sentire la nostra voce senza dover essere censurati da chi non la pensa come noi!
 
 

venerdì 16 novembre 2012

Eugenetica di Stato

 
La notizia è di ieri: Il Tribunale di Cagliari ha autorizzato una coppia, lei malata di talassemia major e lui portatore sano, ad eseguire la 'diagnosi preimpianto' all'Ospedale Microcitemico di Cagliari. Lo stesso ospedale a cui i due genitori si erano rivolti per sapere se l'embrione ottenuto con le tecniche di Procreazione medicalmente assistita fosse affetto della stessa patologia genetica. Altri dieci tribunali italiani stanno per emettere la stessa sentenza, che, estendendosi a macchia d'olio sull'intero territorio nazionale, obbligherà le strutture sanitarie specializzate in 'procreazione medicalmente assistita' ad effettuare, qualora venga richiesta dalla coppia, la diagnosi pre-impianto dell'embrione. I giudici di Cagliari hanno, in questo modo, messo in pratica la sentenza della Corte Europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, che lo scorso giugno aveva accolto il ricorso presentato da una coppia italiana contro la Legge 40 del 2004 sulla fecondazione assistita.
La diagnosi pre-impianto diventerà un 'diritto' per chi la richiede, a spese del Servizio Sanitario Nazionale, cioè circa 10.000 euro cadauna che andranno a pesare sulle tasche degli Italiani. E' non è tutto: una coppia di Torino di euro ne ha spesi 30.000 (in una struttura privata italiana) ed ha chiesto il rimborso allo Stato Italiano, così come un'altra coppia di Venezia che ne ha spesi 20.000(in una struttura privata spagnola) per lo stesso motivo. Il legale della coppia di Torino ha detto, in un'intervista, che sarebbe opportuno avere almeno un centro pubblico di riferimento in ogni Regione che effettui la diagnosi pre-impianto. Le coppie che hanno fatto ricorso sono in tutto 19!
Esiste un tentativo, di per sè aberrante, di far diventare un diritto, pagato dallo Stato, cioè dalla collettività (come succede giaà per l'aborto), ciò che invece è un'abominevole distorsione del senso della vita umana, arrivando alla sua mercificazione.
L'associazione Luca Coscioni ha già promosso, alla Camera, una conferenza stampa, ed Emma Bonino (Radicali), vice presidente del Senato, ha osservato che la legge 40 è da cambiare perchè ideologica ed irrispettosa della scienza e dell'individuo (!).
 
Ci troviamo di fronte ad un'anomalia legislativa, una legge che viene smontata a colpi di sentenze dai Tribunali che spingono per una modifica di questa legge in senso ampiamente permissivo per quanto riguarda l'utero in affitto, la fecondazione eterologa, il destino degli embrioni "abbandonati" che potrebbero essere utilizzati per la ricerca scientifica.
Si tratta di cambiare l'assetto morale di un'intera società civile, rendere lecito l'illecito, possibile l'impossibile, il peccato un diritto, l'uccisione di un innocente una normale pratica di pulizia routinaria con il consenso morale, ideologico ed economico dello Stato e della collettività: la Sodoma e Gomorra del XXI sec.   
   
Diventare genitori non è un diritto, così come non lo è pretendere un figlio sano a tutti i costi, anche arrivando ad uccidere l'embrione se non lo fosse. Non è un diritto uccidere una vita che cresce nel grembo di una donna, così come non lo è pretendere che sia il Sistema Sanitario Nazionale a rendersi complice di tali ignobili delitti pagando i desideri distorti e capricciosi di tutti coloro che non hanno alcun rispetto per la vita umana.         

giovedì 15 novembre 2012

Latino maccheronico

E' di questi giorni (sabato 10 u.s.) la notizia che il Santo Padre con una lettera Apostolica in forma di Motu Proprio abbia istituito la Pontificia Accademia della Latinità (ne ho parlato ieri qui)per promuovere e valorizzare la lingua e la cultura latina. L'idea del Santo Padre mi piace perchè amo la lingua latina in quanto credo sia alla base della nostra cultura, delle nostre radici di cattolici e di Europei e non solo, infatti basta pensare anche all'Europa fuori dall'Europa, per usare una felice espressione dello scrittore cattolico Giovanni Cantoni (che io ho la grazia di conoscere!), il fondatore di ALLEANZA CATTOLICA e della rivista 'Cristianità',( cliccare qui per conoscerlo, leggendo un' intervista) per renderci conto di quanto noi Europei siamo legati al resto del mondo soprattutto Latino-americano grazie alle comuni radici culturali, linguistiche e di fede in modo particolare. Questo post, però, non vuole avere nulla di serio, l'ho pensato per ridere un pò........
 
Ho sottomano il libro di Marcello D'Orta -ABOLIAMO LA SCUOLA-    
che a proposito di latino, dedica una pagina, la 12, ad una esilarante carrellata di fraintendimenti e storpiamenti delle preghiere che sua madre (e tutte le donne del popolo, come lui stesso afferma) recitava in latino maccheronico. D'Orta allora era un bambino di cinque anni ed  ascoltava la madre che pregava, passando davanti alle edicole votive, recitando le sue preghiere in latino (come si usava prima del Concilio Vaticano II), mentre lo accompagnava a scuola. Ecco il brano: L'Anticaglia (questo il nome della strada che conduceva alla scuola) è una delle viuzze di Napoli con più edicole votive(.....) la maggior parte raffigura la Madonna o anime del Purgatorio. Sempre passando innanzi a questi tempietti, mia madre si segnava, e sempre recitava la preghiera in suffragio dei purganti. La preghiera era detta in latino maccheronico, com'era normale per le donne del popolo che ad esempio storpiavano FIAT VOLUNTAS TUA in FIATTE VOLONTA' STUA, DA NOBIS HODIE in DONNA BISSODIA, REQUIEM AETERNAM in RECCHIA MATERNA, DE PROFUNDIS in TE SPROFUNNIE e così via, ma io, naturalmente non me ne accorgevo, finendo col dare strani significati alle parole. In luogo di 'Requiem aeternam dona eis domine, lux perpetua luceat eis. Requiescant in pace. Amen', le labbra illetterate di mia madre battevano: 'Requia materna, erona romine, sparpetua, lucia nterna. Schiatta in pace. Amen'. Questa 'Lucia' che stava 'nterna' (a terra?) e che doveva 'schiattare in pace' non sapevo come inquadrarla. Di chi si trattava? Che cosa ci faceva a terra? Come poteva schiattare in pace? Per tutto il corso delle elementari ho interrogato me stesso su questo mistero, senza risolverlo mai. (Marcello D'Orta ABOLIAMO LA SCUOLA - Giunti ed. Per vedere recensione cliccare qui).
Per comprendere appieno bisogna, però, saper masticare almeno un pò la lingua napoletana. La risata è assicurata!
 
Siccome, per parafrasare un detto, tutto il mondo è paese, ho anche una chicca per miei amici di lingua spagnola:
 
l'altro giorno nel suo blog Polizon y naufrago l'amico Rafael (qui ) parlava di un errore di lettura fatto da una bambina alla preghiera dei fedeli, durante la Messa Domenicale, e come da questo errore sia scaturita una meditazione sulla mancanza di vocazioni. L'amico Angelo di Siete en Familia ha scritto questo commento: Dicen que cuando la misa y oraciones se recitaban en latín, uno oyó cantar a unas viejecitas: "Tanto negro va en aumento" en lugar de "Tantum Ergo Sacramentum".
 
 
Davvero tutto il mondo è paese!  

mercoledì 14 novembre 2012

Pontificia Accademia di Latinità

 

Il Santo Padre Benedetto XVI per promuovere e valorizzare la lingua e la cultura latina, in particolare presso le istituzioni formative cattoliche, ha istituito la Pontificia Accademia di Latinità, sabato con una Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio. Come presidente di tale Accademia  è stato nominato il prof. Ivano Dionigi. Il Papa nella lettera apostolica scrive che la lingua latina   “è stata tenuta in altissima considerazione dalla Chiesa Cattolica e dai Romani Pontefici, (....) capace di trasmettere universalmente il messaggio del Vangelo”.
Anche ai nostri tempi, osserva Benedetto XVI, la conoscenza della lingua e della cultura latina risulta quanto mai necessaria per lo studio delle fonti a cui attingono discipline ecclesiastiche quali, ad esempio, la Teologia, la Liturgia, la Patristica ed il Diritto Canonico. Inoltre, proprio per evidenziare la natura universale della Chiesa, è “in questa lingua che sono redatti i libri liturgici del Rito romano, i più importanti Documenti del Magistero pontificio e gli Atti ufficiali più solenni dei Romani Pontefici”. Nella cultura contemporanea, prosegue il Papa, se da un lato "si nota il pericolo di una conoscenza sempre più superficiale della lingua latina”, dall’altro, “proprio nel nostro mondo, nel quale tanta parte hanno la scienza e la tecnologia, si riscontra un rinnovato interesse”. Ecco perciò l’urgenza, si legge nel documento, di “sostenere l’impegno per una maggiore conoscenza e un più competente uso della lingua latina, tanto nell’ambito ecclesiale, quanto nel più vasto mondo della cultura”. Di questo dunque si occuperà la Pontificia Accademia di Latinità a cui, come prevede lo Statuto, spetterà curare pubblicazioni, incontri, convegni di studio e rappresentazioni artistiche; dare vita e sostenere corsi e altre iniziative formative; organizzare attività espositive, mostre e concorsi. Tratto da www.news.va

 

martedì 13 novembre 2012

Cappella Sistina

 
 
La Cappella Sistina ha compiuto 500 anni. Il Santo Padre Benedetto XVI, che ama molto ricordare e celebrare gli anniversari, ne ha  commemorato l'inaugurazione fatta da Papa Giulio II nella solennità di Tutti i Santi del lontano 31 ottobre 1512.   

Il Santo Padre, nella sua omelia, spiega il motivo per cui vale la pena ricordare con una celebrazione liturgica un evento storico-artistico e dice: "Anzitutto perché la Sistina è, per sua natura, un’aula liturgica, è la Cappella magna del Palazzo Apostolico Vaticano. Inoltre, perché le opere artistiche che la decorano, in particolare i cicli di affreschi, trovano nella liturgia, per così dire, il loro ambiente vitale, il contesto in cui esprimono al meglio tutta la loro bellezza, tutta la ricchezza e la pregnanza del loro significato".
Ancora continua: "E’ come se, durante l’azione liturgica, tutta questa sinfonia di figure prendesse vita, in senso certamente spirituale, ma inseparabilmente anche estetico, perché la percezione della forma artistica è un atto tipicamente umano e, come tale, coinvolge i sensi e lo spirito".
 
La Cappella Sistina è un luogo privilegiato; il luogo dove si può ammirare, fare esperienza, esteriore ed interiore, della promessa di Dio-Creatore e Salvatore. E' il luogo dove la Luce rifulge e fa splendere le grandi ricchezze che ciscuno inconsapevolmente cela nell'anima: "....è la luce di Dio quella che illumina questi affreschi e l’intera Cappella Papale. Quella luce che con la sua potenza vince il caos e l’oscurità per donare vita: nella creazione e nella redenzione. E la Cappella Sistina narra questa storia di luce, di liberazione, di salvezza, parla del rapporto di Dio con l’umanità".
Il Santo Padre soffermandosi sul grande affresco della volta dipinto da Michelangelo dal 1508 al 1512, su incarico di Papa Giulio II, dice: "Il grande artista, già celebre per capolavori di scultura, affrontò l’impresa di dipingere più di mille metri quadrati di intonaco, e possiamo immaginare che l’effetto prodotto su chi per la prima volta la vide compiuta dovette essere davvero impressionante.
Da questo immenso affresco è precipitato sulla storia dell’arte italiana ed europea – dirà il Wölfflin nel 1899 con una bella e ormai celebre metafora – qualcosa di paragonabile a un «violento torrente montano portatore di felicità e al tempo stesso di devastazione»: nulla rimase più come prima. Giorgio Vasari, in un famoso passaggio delle Vite, scrive in modo molto efficace: «Questa opera è stata ed è veramente la lucerna dell’arte nostra, che ha fatto tanto giovamento e lume all’arte della pittura, che ha bastato a illuminare il mondo»".
 
Merita particolarmente soffermarsi ad ammirare -la Creazione-, a riguardo il Papa dice: "Con un’intensità espressiva unica, il grande artista disegna il Dio Creatore, la sua azione, la sua potenza, per dire con evidenza che il mondo non è prodotto dell’oscurità, del caso, dell’assurdo, ma deriva da un’Intelligenza, da una Libertà, da un supremo atto di Amore. In quell’incontro tra il dito di Dio e quello dell’uomo, noi percepiamo il contatto tra il cielo e la terra; in Adamo Dio entra in una relazione nuova con la sua creazione, l’uomo è in diretto rapporto con Lui, è chiamato da Lui, è a immagine e somiglianza di Dio".
 
Visitare la Cappella Sistina è un'esperienza unica, mistica, di grade afflato spirituale, perchè come dice il Papa siamo 'avvolti dalla storia del cammino di Dio con l’uomo', qui dove 'tutto vive, tutto risuona a contatto con la Parola di Dio' non si può restare indifferenti, non si può non porsi delle domande, non si può restare affascinati, esterrefatti e sorpresi dalla grandiosità della fede e dalla certezza dell'esistenza di Dio!

Il testo completo lo trovate qui
 

lunedì 12 novembre 2012

Ricordando un anno fa

Un'esperienza come quella del soggiorno di alcuni giorni nell'Abbazia Benedettina 'Mater Ecclesiae' (Isola san Giulio - Novara) non si può dimenticare, qui le altre foto. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

venerdì 9 novembre 2012

Il Timone


"Il Timone" è una rivista mensile di 'apologetica cattolica' nata  
 
  • Per dare voce alle ragioni della fede cattolica
  • Per promuovere la cultura che nasce dalla fede
  • Per difendere la Chiesa e il Papa dalle contestazioni e dalle menzogne   

  • "Il Timone" nasce per irrobustire la Fede dei lettori, infondere nei cuori la fierezza di essere cattolici, fornire argomenti per esporre le ragioni dei cattolici. Si propone come strumento da utilizzare per la Nuova Evangelizzazione, alla quale ci richiama, con passione e costanza, il Santo Padre.E' una rivista di apologetica elementare.
    Di apologetica: per illustrare le ragioni di chi crede e parare gli attacchi di chi contesta la verità cattolica, disprezza la morale e denigra la storia della Chiesa.
    Elementare: destinata a tutti, giovani e adulti, uomini e donne, lavoratori e studenti, sacerdoti e laici.
    Nata a Milano nel 1999, con 20 pagine e 3.000 copie di tiratura, senza sponsor, senza un editore affermato alle spalle, senza introiti dovuti alla vendita di spazi pubblicitari, oggi “il Timone” ha 68 pagine e una tiratura di 15.000 copie. Ha superato i 10.000 abbonati e vende mensilmente migliaia di copie in centinaia di parrocchie e librerie.
    Così si legge nel sito ufficiale della rivista iltimone.org.

    Gli autori, all'incirca 180,(tutti i nomi qui), fanno parte del mondo letterario, intellettuale, scientifico e giornalistico cattolico. Persone di grande spessore morale ed intellettuale, animate da grande zelo e che si autodefiniscono semplicemente 'cattolici':
    "La nostra carta di identità si risolve tutta in una parola, in una pregnante, decisiva qualifica: cattolici. Cattolici senza aggettivi, cattolici e basta. Uomini ai quali è stata donata la Fede, innamorati di Dio e membra vive della Chiesa, figli della Vergine Madre, fedeli al Santo Padre e ai suoi insegnamenti. Ma anche conquistatori di uomini e donne alla causa del Vangelo e della Chiesa, difensori della Fede e della cultura che ne deriva, apostoli della Nuova Evangelizzazione".
Io sono abbonata a questa rivista ormai da tanti anni e la trovo sempre ricca di spunti, stimolante ed interessante per approfondire la mia cultura e per irrobustire la mia fede.
Qualche anno fa il Direttore Gianpaolo Barra e collaboratori hanno lanciato un'iniziativa encomiabile e cioè quella di 'adottare un Monastero' attraverso il regalo di un abbonamento. Grazie a questa iniziativa io e mio marito ci siamo ritrovati oblati del Monastero Benedettino di Fossano! Abbiamo regalato loro l'abbonamento ed è nato un grande sodalizio! Quanto bene abbiamo ricevuto da questo dono!
Spero che la rivista continui la sua inarrestabile ascesa anche in questo periodo di crisi e che in tantissimi rispondano alla richiesta del Direttore, nell'editoriale di questo mese, di regalare un abbonamento ad amici o parenti per far conoscere la rivista al maggior numero di persone. 
'Il Timone' coordina anche una rete di centri culturali cattolici che promuovono una serie di corsi ed eventi dai temi sempre interessantissimi e molto attuali.
Il sito è ricco e soddisfacente ogni richiesta di informazione.  

   


  

mercoledì 7 novembre 2012

Eutanasia a domicilio

Da questa settimana gli Olandesi che vorranno morire, senza avere il coraggio di suicidarsi, potranno beneficiare della 'pillola dell'ultima volontà' portata direttamente a casa da una delle quindici unità eutanasiche mobili che partecipano al programma 'fine vita', il tutto senza spendere un soldo perchè ci pensa l'assicurazione.
Questo è il primo esperimento al mondo di eutanasia a domicilio, il cui costo è coperto totalmente dall'assicurazione.
Ad approvare il programma è stato il ministro della Sanità(?) Edith Schippers. Delle 456 persone che hanno chiesto di essere uccise a domicilio, una cinquantina sono già state soddisfatte, ma solo il 30 per cento soffriva di una malattia terminale, gli altri soffrivano di demenza, depressione  e 13 di malattia mentale. In Olanda non è un mistero il fatto che l'eutanasia venga accettata non solo per i malati terminali, ma anche per quelli psichiatrici e per i bambini gravemente disabili (vedi il 'Protocollo di Groningen').
In Olanda l'eutanasia è stata introdotta nel 2001 ed il numero di coloro che muoiono uccisi dalla 'macchina eutanasica' sono in costante aumento. In media si registrano 3.136 morti all'anno.
Lo scenario è spaventoso, squallidamente triste, ma maledettamente reale.
Appartengo a quella categoria di medici che mettono al primo posto la vita ed il benessere del paziente, la cui morte risulta sempre una sconfitta ed un dolore.
Appartengo a quella classe di cattolici che credono alla sacralità della vita, dal concepimento nel grembo materno, alla sua naturale fine.
Appartengo a quella classe di persone che ritengono l'essere umano un bene, un dono per tutta la società e se si ammala diventa ancor più prezioso: un tesoro da custodire.
 
liberamente tratto da FOGLIO QUOTIDIANO    

martedì 6 novembre 2012

Preghiera riparatrice



Una povera Clarissa defunta apparve alla sua Abbadessa che pregava per lei e le disse: "Sono andata dritta in Cielo perché, avendo recitato ogni sera questa preghiera, ho pagato tutti i miei debiti e sono stata preservata dal Purgatorio".


Ecco la preghiera


 


 
Eterno Padre, per le mani di Maria addolorata Ti offro il Sacro Cuore di Gesù con tutto il suo amore, con tutte le sue sofferenze e con tutti i suoi meriti:

-per espiare tutti i peccati che ho commesso quest'oggi e durante tutta la mia vita passata (Gloria al Padre...);
 
-per purificare il bene che ho mal fatto quest'oggi e durante tutta la mia vita passata (Gloria al Padre...);
 
-per supplire al bene che ho trascurato di fare quest'oggi e durante tutta la mia vita passata (Gloria al Padre...)